Nel 1857 lo scrittore Charles Dickens scrisse: "Cosa ne pensate di un
metallo bianco come l'argento, inalterabile come l'oro, di facile fusione come il rame, duro come l'acciaio, che è malleabile, duttile e che ha la singolare proprietà di essere
più luminoso del vetro? Tale metallo esiste e in considerevoli quantità sulla superficie terrestre".
A quale elemento si stava riferendo? All’
alluminio, naturalmente.
Conosciuto nell'Ottocento come il “Metallo dei re”, fu scelto per strabiliare il re del Siam da Napoleone III, imperatore di Francia, che fece imbandire la tavola con piatti e posate in alluminio. Gli stessi bottoni della sua divisa erano in alluminio, all'epoca più costoso e raro dell'oro e del platino.
Sebbene oggi abbia perso il suo lussuoso primato, rimane il
metallo più utilizzato, dopo il ferro, per la fabbricazione di milioni di prodotti.
Alcuni esempi nel quotidiano?
L’alluminio si usa in cucina sotto forma di fogli (generalmente costituiti da leghe al 92-99% di alluminio) per avvolgere le pietanze, come costituente delle lattine delle bibite e come materiale delle pentole da cucina.