C’è ma non si vede, se manca però ce ne accorgiamo, eccome! Di cosa stiamo parlando?
Dell’ossigeno, ovvio!
Questo elemento, l’ottavo della Tavola Periodica, è il terzo componente dell’atmosfera terrestre dopo idrogeno ed elio e ha un ruolo fondamentale per quasi tutte le forme di vita costituendo il 21% dell’aria che respiriamo.
È l’elemento più abbondante della crosta terrestre, dove è presente in una percentuale del 46,6%, principalmente sotto forma di ossidi metallici e silicati, mentre gli oceani ne contengono circa l’85,5% sotto forma del suo più importante composto, l’acqua.
È presente in notevole quantità anche nella maggior parte dei tessuti animali e vegetali, combinati sia sotto forma di acqua che sotto forma di sostanze organiche.
Oltre a garantire la vita sulla Terra, la presenza di ossigeno nell’atmosfera è fondamentale per indagare l’età della formazione delle stelle e delle galassie.
Un gruppo internazionale di astronomi londinesi e giapponesi ha scoperto la fonte di ossigeno più distante mai osservata: si trova in una galassia lontana anni luce; pari all’età dell’Universo quando aveva appena 500 milioni di anni, ovvero il 3,5% dell’età che ha ora. Quel che rende questa scoperta sensazionale è il fatto che le stelle rilasciano ossigeno nella fase finale della loro esistenza, il che fa sospettare che una generazione di stelle deve essersi formata (e deve essere perita) in tempi non sospetti, nella giovinezza dell’Universo.