C’è qualcosa di magico nella nostra urina...o almeno lo pensava
, un alchimista del XVII secolo ossessionato dalla ricerca della pietra filosofale, l’oscuro minerale che si credeva potesse tramutare in oro qualsiasi metallo comune.
Persuaso che vi fosse un legame fra l’oro e il liquido aureo prodotto dall'uomo, nel 1669 Brand bollì la bellezza di 5.000 litri di
urina umana per poi distillarla.
Eureka! Certo, non si trattava della pietra filosofale...ma ciò che Brand notò è che il liquido presentava un bagliore luminoso e che la materia ottenuta dalla condensa brillava dello stesso scintillio.
Con i suoi esperimenti Brand era stato involontariamente il primo a
scoprire un elemento attraverso un procedimento chimico: il fosforo, (dal greco phos-phorus, portatore di luce), quindicesimo tassello della Tavola degli Elementi.
Per lungo tempo questo elemento fu considerato un divertissement da laboratorio, ma, circa cento anni dopo la sua scoperta, gli svedesi Carl Sheele e Johan Gahn dimostrarono che esso è
uno degli elementi principali costitutivi delle ossa.
Il fosforo si trova nell'organismo sia in
forma organica che inorganica: come detto nelle ossa, nei denti (circa 80%), ma anche nel sangue e nei tessuti molli.
I principali alimenti apportatori sono
latte e formaggi, pesce, carni, frutta secca e cereali integrali. Tra le sue molte proprietà, il fosforo non solo
migliora la memoria, come molti sanno, ma aiuta un po’ a
rasserenare lo spirito in caso di depressione.
Nei periodi di studio o lavoro intenso che richiedono un’alta concentrazione, il fosforo costituisce un valido supporto per mettere meglio a fuoco le idee, chiarire pensieri e concetti e persino a essere più determinati.
Rinvigorisce quando si è stanchi, smorza la rabbia e l’irascibilità.