Titanio, un elemento destinato a grandi cose fin dal nome. Il ventiduesimo abitante della Tavola periodica, che deve il suo nome ai Titani della mitologia greca, figli del cielo e della terra e costretti a vivere tra le fiamme, è un metallo che vanta importanti applicazioni in ambito biomedicale.
Grazie al titanio, le gesta del protagonista de L’uomo da sei milioni di dollari, una serie americana della fine degli anni ’70 che racconta la storia di un uomo che torna a vivere grazie all’impianto di protesi robotiche e diventa il primo essere vivente metà uomo e metà robot, stanno uscendo dal grande schermo.
Quello che quarant’anni fa era solo il frutto della fantasia, oggi è futuro e realtà.
A rendere possibile tutto ciò è il titanio, protagonista di molte applicazioni biomediche, in campo ortopedico, cardiovascolare e odontoiatrico.
Qualche esempio?
Qualche anno fa un podista dilettante, a seguito di un problema al ginocchio sinistro, ha potuto continuare a coltivare la sua passione grazie ad una nuova articolazione in titanio che è stata innestata su tibia e perone, mentre nel 2013 un quarantottenne italiano è passato alla storia per essere il primo uomo al mondo con una mano bionica, realizzata in titanio e carbonio.
Il titanio è usato anche per dispositivi cardiovascolari, per viti e graffette inserite nella curvatura della spina dorsale come correzione di scoliosi importanti, per impianti ortopedici vari e per impianti endossei intra-orali.
Un vero portento questo elemento!