Il
Cobalto, oltre ad essere una
varietà di blu molto acceso, è anche un
elemento della Tavola periodica, per la precisione il
ventisettesimo.
Il cobalto era conosciuto e utilizzato già nel 2.000 a.C da Egizi e Persiani per l’estrazione di pigmenti blu per colorare il vetro e gli smalti ceramici.
L’origine del nome è incerta, si pensa che possa derivare dal tedesco
Kobalt, da
Kobold, cioè folletto, l'essere leggendario che avrebbe fatto trovare il cobalto ai minatori, invece dell'argento ricercato.
![27-COBALTO 27-COBALTO](/images/default-source/immagini-elementi/27-cobalto.jpg?sfvrsn=11cdf76e_0)
Non sarà ugualmente prezioso, ma anche
il cobalto presenta qualche interessante particolarità.
Avete presente quei
soprammobili che cambiano colore in base al tempo?
I nostri nonni probabilmente ci direbbero che
se la statuina è azzurra non è necessario uscire con l’ombrello, mentre se si colora di rosa c’è un temporale in arrivo.
Ora possiamo sfatare questa loro convinzione:
può capitare che scoppi un temporale anche se la statuina è di colore azzurro.
Il cambio di colore non è infatti dovuto al bello o al cattivo tempo, ma alla chimica!
Quando l’umidità è scarsa la statuetta mantiene il colore blu tipico del cloruro di cobalto di base (detto anidro), mentre al suo aumentare, il gel di silice assorbe l’acqua dal cloruro di cobalto e assume quindi il caratteristico colore rosa (esaidrato).
Giornata di sole o di pioggia? La chimica può aiutarci a scoprirlo!